Entrare nella cultura del dono come una forma di attivismo

Debora T. Stenta

Riflessioni ed esempi di cultura del dono, per rivendicare il nostro sacro ruolo di donatori nella rete della vita.

“La cultura del dono è la chiave per una vita sostenibile e la vera felicità sul pianeta. Quando apprezziamo e siamo testimoni dei nostri doni e dei doni degli altri, apriamo la possibilità per lo sviluppo organico di tutto il nostro essere e per l'accesso alla nostra umanità più profonda per garantire il benessere collettivo di tutta la vita sul pianeta”. (Fonte: Jain, M., 2008)

Ho viaggiato per quasi quattro anni in tutto il mondo con la mia famiglia costituita da una bambina, un adolescente e due adulti. Fino ad ora, dopo aver lasciato la nostra casa e i nostri averi, abbiamo ricevuto ospitalità in circa duecento case. Ci hanno offerto riparo, cibo, acqua, vestiti, libri, strumenti, tutto ciò di cui avevamo bisogno per sentirci non solo vivi, ma abbondanti, felici e sani. Ad un certo punto, la sensazione di prosperità e divertimento ha raggiunto un livello tale che il mio compagno e io abbiamo deciso di rinunciare anche all’idea di chiedere una somma fissa di denaro in cambio dei nostri servizi, e abbiamo iniziato a lavorare in cambio di donazioni libere.

Com’è noto, più ci lasciamo andare in una certa direzione, seguendo un flusso, più ciò che ci accade nel mondo converge per sostenere quel flusso. Così,mentre vivevamo in India, ci siamo imbattuti in un grande movimento che sostiene la  cultura del dono: abbiamo partecipato a eventi, usato taxi, mangiato in ristoranti, vissuto in appartamenti… tutto questo in cambio di donazioni libere, muovendoci lungo una rete di servizi basati sulla generosità.

Avevo ricevuto ciò che mi serviva per tutta la vita, sin dal concepimento, e la Terra non aveva mai chiesto qualcosa in cambio per i suoi meravigliosi doni.

Tali esperienze, e molte altre, hanno completamente trasformato il modo in cui tratto le persone, la ricchezza materiale, l’Universo. Questa consapevolezza mi ha fatto capire che avevo ricevuto ciò che mi serviva per tutta la vita, sin dal concepimento, e la Terra non aveva mai chiesto qualcosa in cambio per i suoi meravigliosi doni. Come è perfettamente descritto dalle parole di Manish Jain, la cultura del dono mi ha ispirata a vedere le mie “risorse e relazioni come parte dei più grandi beni comuni che sono accessibili a tutti e alimentati da tutti”. Manish Jain continua dicendo che “entrare nella cultura del dono trasforma la nostra comprensione di noi stessi e del mondo, ricordandoci che ci vengono continuamente fatti dei doni da molte fonti conosciute e sconosciute. […]. Ciò è fondamentale per riaffermare […] la nostra dignità di co-creatori multiformi dell’apprendimento e della vita. La cultura del dono sfida anche le basi fondamentali del mercato globale e del progetto di sviluppo, che si basano sull’origine e concentrazione di ricchezza e potere e sulla diffusione della violenza”. (Fonte: Jain, M., 2008)

Unirmi alla cultura del dono è stata uno degli atti più potenti, liberatori e di apertura della mia vita; mi sono resa conto che essere e sentirmi “ricca” ha poco a che vedere con la quantità di denaro che ho a disposizione, e molto a che vedere con quanto mi sento connessa e amata, e con quanto sento di amare.

 

Essere e sentirmi “ricca” ha poco a che vedere con la quantità di denaro che ho a disposizione, e molto a che vedere con quanto mi sento connessa e amata, e con quanto sento di amare.

Mi diverto a impollinare in giro piccole azioni di cultura del dono, quindi ecco che te ne offro un paio che puoi esplorare:

1- Apri un “Negozio della generosità” 

Quando partecipi a un evento, una formazione, un raduno, se gestisci un luogo o semplicemente in casa tua, puoi allestire un tavolo prima che inizi, decorandolo con un bel tessuto, dei fiori, qualche ornamento colorato, parole amorevoli e così via. 

Quindi, quando le persone arrivano, invitale a trovare la cosa più preziosa che hanno in tasca o in borsa e a metterla sul tavolo per essere presa da altre persone. Mettono qualcosa che amano per lasciarlo andare e vivere una nuova storia d’amore. Allo stesso tempo, invitale a prendere liberamente ciò di cui hanno bisogno dal tavolo.

Il tavolo però essere aperto per tutta la durata dell’evento, o per sempre, in casa tua o nel tuo locale.

2- Diffondi “Buoni di generosità” 

Funziona così: immagina di ordinare qualcosa in un bar e di pagare per il tuo ordine. Invece di prendere semplicemente il tuo ordine, pagandolo  e andando via, paghi il doppio del prezzo per quell’articolo, lasciandone uno già pagato per la persona successiva che lo ordinerà. Mentre paghi la tua mano, porgi al cassiere un “Buono di generosità”, chiedendogli di  consegnarlo alla prossima persona che verrà a pagare, per sensibilizzarli all’iniziativa. Questo semplice atto avrà un profondo impatto su quella persona e nella tua stessa vita. Il buono serve da promemoria e come mezzo di “contagio”. Ecco un esempio di un Buono di generosità:

 

Cosa ti fa sentire veramente ricco e prospero qui e ora?

Cosa non ti meriti? Osserva cosa ti viene in mente.

Scrivi un elenco di 50 persone che hanno aggiunto valore alla tua vita.

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